La fiducia è LA FIDUCIA. È complessa, ma se ben riposta o se si è fortunati da esserne custodi è meravigliosa. Ognuno di noi la ripone o la ottiene a seconda di come è il suo carattere. Per anni non mi sono fidata di nessuno. In realtà sono sempre stata diffidente. Poi una serie di avvenimenti mi hanno portato a fidarmi di nuovo di alcune persone. Negli ultimi mesi (che giorno dopo giorno iniziano a diventare tanti), mesi in cui la malattia spesso a ripreso ad urlare a squarciagola, la mia fiducia in me stessa ha vacillato, non poco. Allora sai cosa c’è Valeria? La situazione è delicata, prova a trovare un compromesso e fidati di mani altrui. E’ così che poco più di una settimana fa, IO, Valeria, ho cercato di urlare più forte di ogni disturbo alimentare. Ma quando provi a fare dei piccoli passi avanti per superare i momenti di difficoltà e ti accorgi che anche solo per una volta, un’unica volta, in cui hai fatto marcia indietro su alcuni controlli, quella sorta di compromesso non è stato rispettato, cosa fai? La mia voce è diventata flebile. Ho provato a costruire la mia bolla (E. mi ricorda sempre della sua esistenza per ogni evenienza). Purtroppo spesso in molti ancora riescono a rompere la sua superficie ed io rimango allo scoperto.
Oggi ho parlato con una persona di cui mi fido (medicalmente parlando). E sempre oggi almeno un’altra persona a me vicino mi ha dato dimostrazione di non potermi fidare. E la mia parte malata esulta. Io per niente. Cerco di mantenere il focus su altro, il cibo è cibo. In questo momento è necessario separare i pensieri. Ascolterò il libro di Oscar Wilde nella speranza che la tensione vada giù.